
Napoli si tinge dei colori del Barcellona. Anche le bacheche degli anti-sportiv…, scusate volevo dire anti italian…, ops, mi sbaglio continuamente… volevo dire: degli antijuventini.
Così come gli sfottò su quale squadra sia più scaltra nel fregare l’avversario.
L’atmosfera che si respira attorno a queste leggende metropolitane si è fatta irrespirabile. Meglio “tirarsi fuori “ dalle polemiche e pensare alla competizione.
I precedenti scontri fra Juventus e Barcellona dimostrerebbero non una così abissale distanza fra le due. È vero che la matematica non è opinione e che ci servono i dati per costruire attorno analisi e dibattiti, ma i giocatori non sono mai gli stessi, così come gli allenatori. A cosa serve il caso precedente? È mai stato determinante?
Nostradamus Bonucci, aveva dichiarato che l’avrebbe stimolato il sorteggio con il Barcellona e dunque dobbiamo fidarci della stabilità della squadra, del nuovo modulo, dell’entusiasmo e della preparazione atletica di chi vive con altri dati a disposizione. E poi, sempre meglio che il Bayern, ça va sans dire.
Non voglio rompere le uova nel paniere, ma una piccola preoccupazione invece a me la desta il Camp Nou. Sarà molto più determinante dell’impatto che avrà sugli avversari lo Stadium a Torino?
Per ora concentriamoci su Napoli Juventus. Che vinca il migliore, che sia uno spettacolo e non un ring morale. Dal quale non uscirebbe nessun vincitore assoluto, sia chiaro. E in bocca al lupo Higuain, soprattutto. Non “ti dare malato”, come qualche “cima” suggerisce. Sguardo alto. Fiero. Sei il nostro orgoglio.
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